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Si ha sordità quando la coscienza dell’individuo non percepisce i suoni provenienti dalla realtà sensibile , quale che sia la causa di ciò.

Non sente perciò le parole dell’altro e non capisce cosa l’altro gli stia dicendo.

Naturalmente esiste un linguaggio alternativo al linguaggio sonoro  ed è il linguaggio dei segni.

Ma per quanto evoluto possa essere questo linguaggio nulla può dare al sordo il piacere e la gioia di ascoltare della musica cioè di sentire il linguaggio musicale.

Esiste un altro tipo di sordità che impedisce all’individuo di comprendere un certo linguaggio.

Egli percepisce i suoni del linguaggio verbale e razionalmente ne comprende il significato.

In quanto quel linguaggio si esprime in forme grammaticali e sintattiche assolutamente razionali.

Questo individuo però è sordo nei confronti del linguaggio simbolico.

Egli lo percepisce , la notte con i sogni e di giorno nella infinità di simboli che lo circondano, ma non ne comprende il significato esattamente come accade all’individuo sordo rispetto al linguaggio verbale.

Il motivo di tale sordità nei confronti del linguaggio simbolico risiede nel fatto che costui ha sviluppato nell’infanzia e nell’adolescenza la sua funzione razionale , anche grazie ai vari linguaggi razionali via via appresi, ma nessuno lo ha aiutato a sviluppare la sua funzione intuizione, il tipo di intelligenza che è in grado di fargli comprendere i significati del linguaggio simbolico esattamente come la funzione razionale gli consente di comprendere il significato del linguaggio verbale.

Ciò non succede per  caso.

Un ambiente parentale  infantile composto da individui dissociati da sé e che perciò nulla sa del linguaggio simbolico e della funzione intuizione non può trasmettere ai suoi membri questo tipo di conoscenza anzi probabilmente ha sviluppato verso di essi una formidabile ostilità che tecnicamente si chiama “resistenza”.

Nel migliore dei casi.

 

 

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