E’ abbastanza evidente che pur a fronte di una funzione intuizione ben sviluppata l’interpretazione soggettiva viene comunque influenzata dai bisogni inconsci dell’individuo , dai suoi desideri più o meno coscienti nonché dai suoi sentimenti.

E’ come se essi svolgessero una funzione attrattiva nei confronti della funzione intuizione orientando verso di loro il risultato della interpretazione.

Ciò implica che l’analista non molto cosciente di sé potrebbe sviluppare inconsapevolmente  interpretazioni distorte del materiale analitico del suo paziente continuando a capire inconsapevolmente sempre di sé e non dell’altro.

D’altra parte la spinta inconsapevole dell’inconscio verso una supposta  improbabile ed impossibile perfezione dell’individuo non può giungere al punto di far negare all’individuo stesso la forza e la necessità dei suoi sentimenti verso l’altro/a nonché le pulsioni istintuali sospinte dalla sessualità.

Quindi anche a questo livello occorre ricercare un punto di equilibrio dinamico tra le quattro diverse funzioni  della coscienza affinchè si possa ,volta a volta, dare spazio ed attuazione al prodotto di ciascuna di esse a seconda delle esigenze della propria vita.

 

 

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