Nel secolo scorso si sono verificati  nella realtà sensibile  due spaventosi conflitti mondiali i quali hanno abbattuto regimi di spaventosa crudeltà i quali essi da soli minacciavano la sopravvivenza della specie umana.

Terrificanti e devastanti conflitti reali che della spaventosa forza dei corrispondenti conflitti intrapsichici hanno  svelato la potenza disumana.

Sono servite quelle inumane sofferenze e devastazioni a modificare le coscienze umane ?.

Parrebbe proprio di no.

Dato che finita la seconda guerra mondiale un altro tipo di conflitto è venuto a rappresentare nella realtà quel diffuso conflitto intrapsichico.

Ed è iniziata la guerra fredda.

Forse mondialmente meno devastante delle due guerre mondiale ma che ha portato localmente  altrettanta devastazione e sofferenza.

Crollato il muro di Berlino ed il regime della Unione Sovietica tutto quel cinquantennio trascorso ha cambiato le coscienze della maggior parte del genere umano ?.

Parrebbe proprio di no.

Il conflitto intrapsichico si è nel frattempo riposizionato inverandosi nel conflitto tra classi sociali.

Pochi ricchi o ricchissimi hanno continuato ad accumulare gigantesche ricchezze incuranti del fatto che una enorme quantità di esseri umani sopravviveva a fatica o moriva nella fame e nelle malattie.

Anzi su tutto ciò ancora di più prosperando.

Nel frattempo, per quasi cento anni, sono stati scritti milioni di libri di psicoanalisi e celebrati miliardi di riti religiosi i cui miti, in talune religioni ed in particolare nel Cristianesimo, tentavano di orientare le coscienze verso la crescita psichica e verso il superamento di quei conflitti intrapsichici.

Sono mutate le coscienze delle masse nella direzione del superamento dell’odio verso sé stessi e quindi contro ogni possibile diversità ?.

Parrebbe proprio di no.

Il conflitto intrapsichico, essendo falliti i precedenti tentativi di mutare le coscienze, si  è riposizionato ancora una volta.

Ed in questi mesi l’umanità è alle prese con una pandemia che sta uccidendo decine di migliaia di esseri umani.

Si è riposizionato e ri-rappresentato in un conflitto reale tra specie umana e virus.

 Taluni autorevoli imbecilli si consolano dicendo che se i morti in quella sua nazione saranno meno di 100.000 (dico CENTOMILA !) vuol dire che sarà stato fatto “un buon lavoro”!.

Servirà tutto ciò a cambiare le coscienze dissociate?.

Temo proprio di no.

Le più potenti delle difese della coscienza rispetto al suo patologico status quo e le più potenti delle sue  resistenze sono orientare tutte ad impedire alle stesse coscienze di comprendere il loro stesso stato.

In quanto com-prendere  , per sua stessa etimologia, è mutare.

E’ questo un processo di accecamento collettivo che ottunde completamente  le menti.

E più si cerca di delineare e descrivere con chiarezza quel disastro  psichico ed umano tanto più quelle difese e quelle resistenze innalzano muri ed impediscono di capire.

Per troppo tempo, ma anche questa è un conseguenza di quelle difese,  si è ritenuto che l’intelligenza (l’intelligenza razionale) fosse una cosa a sè stante , un distillato asettico della meravigliosa superiorità della mente umana.

“E che diamine! ,  abbiamo perfino  cercato di capire anche la fisica quantistica??!! ”.

Non rendendosi conto che quella meravigliosa  intelligenza  è essa stessa il prodotto di quella condizione di dissociazione mentale ed è essa pure parte organica di quelle difese e di quelle resistenze che impediscono all’individuo di capire sé stesso e la  propria patologia mentale.

Che dire ?

Forse il destino della specie umana , un destino che ci trascende, ha nel suo futuro , non lontanissimo, l’estinzione di questa specie .

E si può solo sperare, non in un improbabile ravvedimento psichico , ma che la Natura abbia in sé le difese  per impedire che la scomparsa di questa specie  trascini nella sua distruzione anche la vita su questo pianeta.

Dato che questa specie  ha in sé sia i comportamenti di massa sia le armi opportune per realizzare anche quella distruzione.

Com’è del resto congruente nella struttura dei complessi di castrazione che sospingono verso la distruzione e l’autodistruzione gran parte di quelle coscienze dissociate.

 

 

 

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