Nella coscienza infantile in formazione , nei primi giorni o mesi o anni della sua vita,  ad un certo momento tra i primissimi affioramenti di contenuti inconsci cominciano a manifestarsi a quella coscienza i contenuti genetici inconsci, istintuali , della sessualità di genere.

La coscienza materna , la coscienza non il suo ego cosciente, percepisce in qualche modo questo primo affioramento e, se a suo tempo essa ha integrato i propri contenuti sessuali, li accetta e ne consente l’integrazione nella coscienza infantile.

Questi primi contenuti integrati sono una specie di testa di ponte , di porta possibile, per gli eventuali altri e successivi contenuti che nel corso dell’imprinting affioreranno alla coscienza infantile.

Se la coscienza materna ha a suo tempo integrato qualcuno di questi contenuti li accetterà ed in caso contrario agirà comportamenti rimuoventi nel loro confronti.

La coscienza infantile allora da un parte apprenderà del meccanismo di rimozione e dall’altra parte ne apprenderà la regola, la chiave di esecuzione.

Nel caso in cui la coscienza materna non avesse integrato, nel corso del proprio imprinting infantile, alcun componente inconscio della propria sessualità opererà azioni rimuoventi nei confronti di quei primi contenuti genetici inconsci della sessualità infantile affioranti.

Viene posto così nella coscienza infantile il germe del futuro complesso di castrazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

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