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Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è conservato uno splendido  quadro del Giorgione intitolato “La Tempesta”.

 La Tempesta, par Girgione

 Del quadro esistono una grande quantità di interpretazioni che spaziano dal campo artistico a quello simbolico.

Tra le tante esistenti aggiungo a quest’ultima anche questa (una delle tante possibili):

Pensiamo al quadro come se esso fosse un sogno.

Giorgione (ma anche l’ammirato osservatore) gioca in questo suo sogno il ruolo del Sé.

Il Sé di Giorgione quindi dipinge il quadro/sogno ed il Sé dell’osservatore lo guarda ammirato.

Che cosa vuole rappresentare questo quadro/sogno, che cosa vuole rappresentare il Sé del Giorgione a lui stesso ed all’ammirato spettatore?

Isoliamo alcuni elementi simbolici del quadro:

In primo piano a sinistra un soldato armato, in atteggiamento non  particolarmente guerresco, mentre a destra una madre allatta e accudisce il suo bambino.

In secondo piano un muretto sovrastato da due colonne, una più grossa ed una più sottile.

In fondo dietro una specie di ponticello o passerella che fa da quinta divisiva il profilo di una città con delle torri ecc..

Su tutto incombono minacciosi nuvoloni temporaleschi , la tempesta appunto che da il titolo al quadro.

Il sogno rappresenta un progetto in prospettiva che l’inconscio offre e propone al suo sognatore.Gli indica per così dire un percorso di crescita possibile con le sue tappe più significative.

Nel percorso da compiere ci sarà quindi dapprima da riconoscere , interpretare e superare il conflitto basale latente (il soldato armato non particolarmente bellicoso) .

Poi ci sarà da prendere coscienza dell’esperienza infantile e del rapporto con una madre che parrebbe amorevole.

A quel punto si rende manifesta la doppia intelligenza della coscienza (i due falli, la doppia capacità di capire) l’intelligenza razionale e l’intelligenza intuitiva.

Sullo sfondo al di là del confine tra l’inconscio e la coscienza (la passerella che fa da quinta tra i due sistemi) l’obiettivo del percorso proposto cioè la coscienza di Sé (la città sullo sfondo del quadro).

Un percorso possibile di crescita sul quale incombe però minacciosa la tempesta cioè il costante rischio, in caso di rifiuto di affrontare questo necessario ed indispensabile percorso di vita,   di incombenti guai (e la psicosi, e non solo, è certamente tra di essi).

 

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