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Se l'esecutore che tiene i contatti sporchi con le imprese, i fornitori, ecc. al fine di truccare le carte, truccare le gare di appalto, falsificare le contabilità, chiudere gli occhi sui malfunzionamenti,  addomesticare i collaudi, ecc. è coperto dal suo capo (sia esso un ministro, un generale, un dirigente o un funzionario,  il quale dal lavoro sporco del suo sottoposto trae comunque vantaggio)  si può stare certi che se il vantaggio del superiore è 10 il vantaggio che ne  trarrà il sottoposto, reso sicuro dalla  copertura che gli dà  quel  superiore e dal fatto che lo tiene in pugno, sarà 100.

Si pensi all'effetto moltiplicatore di ciò sui costi degli appalti e delle forniture e sul bilancio dello Stato.

E fatti questi conti si rifacciano a partire da quei risultati per il fatto che  l'impresa o il fornitore ben volentieri paga le mazzette e le percentuali richieste dal corrotto,  sapendo che i soldi che gli darà  gli rientreranno in vari modi (controlli omessi, collaudi facilitati, lavori o forniture scadenti, fatture illecitamente maggiorate, ecc.) nella sua condotta dei lavori o delle forniture in quanto  grazie a quelle mazzette pagate ha a sua volta in pugno il corrotto e la catena gerarchica che lo sovrasta.

Si è capito come mai nel corso della famosa ormai storica  inchiesta di "Mani pulite"  i costi dei lavori e delle forniture pubbliche si erano  drasticamente ridotti e poi sono di nuovo aumentati, passata la bufera?.

Depotenziare i controlli anticorruzione, facilitare gli affidamenti depotenziando i controlli, depotenziare l'antimafia e la magistratura non c'entra con la  politica ma è corpo unico con quel monumentale sistema di corruttela che ci rende il paese tra i più corrotti dell'Europa se non del mondo.

                                          (scritto il 01/01/24)

 

 

 

 

 

 


 

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