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A proposito di intuizioni questo lavoro , le cose che vi sono scritte, appariranno ai più cose incomprensibili, a taluni veri e propri idee deliranti.

Pur facendo ogni sforzo per descrivere i tanti risultati di questa ricerca nel modo più piano possibile , avendo come esempi negativi (da tenere distanti il più lontano possibile sia nel linguaggio come nelle idee)  scritti come quelli di Lacan e dello stesso Freud.

A coloro che di psicoanalisi masticano un po’, avendo fatto terapia didattica o quant’altro, accadrà probabilmente la stessa cosa.

In questi casi dipenderà dal fatto che molte dei concetti, delle idee, delle teorie fondamentali qui descritte contrastano con la teoria fondante che costoro hanno posto, grazie a quelle terapie, a base della loro identità.

Essendosi fermati, essendosi la loro coscienza fermata, alla teoria fondante appresa nel corso della terapia le cose scritte risulteranno come un pugno nell’occhio e faranno scattare resistenze potenti che ne impediranno la comprensione (figuriamoci l’accettazione).

Dispiace ma non so che farci.

So per esperienza che invitare all’apertura mentale è tempo perso.

Quella macchinetta chiamata coscienza può essere un nemico potentissimo e se la sua teoria fondante è ostile al Sé essa impedirà la comprensione di ciò che è scritto senza che l’ego cosciente possa farci nulla.

Per fortuna esiste in ciascuno un potente motore energetico chiamato inconscio, vera miniera d’oro.

A quello occorre fare appello in sé.

Per quanto riguarda l’ispirazione artistica sotto la spinta  del proprio inconscio essa affiora spontaneamente alla coscienza dell’artista, magari sotto l’input di una qualche suggestione, un verso poetico, la trama di un racconto, una accordo musicale , una immagine pittorica, ecc..

E ciò che l’artista produce è rappresentazione simbolica di un qualche suo contenuto inconscio che ha trovato quella particolare  via verso l’espressione.

Ha trovato la via dell’espressione tra i meandri della coscienza .

Un giorno per qualche motivo la coscienza si chiude (o si chiude ancora di più) nei confronti dell’inconscio e la vena creativa cessa di esistere.

E l’artista talora , privo di quella valvola di sfogo creativo, entra in profonda depressione.

Nel caso dell’insight il contenuto dell’inconscio (sia pervenuto alla coscienza grazie al sogno o in qualsiasi altra forma possibile) viene sotterraneamente elaborato dalla funzione intuizione la quale infine fa affiorare spontaneamente alla soglia della coscienza il significato individuato, il senso di quel particolare contenuto.

Intuizione ed ispirazione sono cose tra di loro molto vicine e confinanti.

La prima esprime dell’inconscio  significati cioè la cosa in sé e contribuisce perciò a mutare la coscienza mentre la seconda produce ancora rappresentazioni simboliche di contenuti inconsci i quali, ove non riportati ai significati che intendono esprimere, non mutano alcunché.

L’ispirazione, pur nella grandezza della manifestazione artistica, produce mitologie  , è come un sogno che si esprime in altra forma.

Produce però, è vero, bellezza o grandissima bellezza come a testimoniare della, se pur forse ad esso sconosciuta , bellezza interiore dell’artista.

 

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