L’osservazione del mondo animale ed in particolar modo di quello dei felini ci dice che la  madre insegna ai suoi cuccioli , grazie al gioco ed alle simulazioni, l’adattamento possibile all’ambiente naturale nel quale essa vive.

Insegna anche, attraverso le intense cure parentali, l’affettività.

Non che i felini non siano dotati di affettività, tutt’altro.

Quell’insegnamento iniziale ha la funzione di aiutare la coscienza dell’animale a costellare (direbbe Jung) , a linkare si direbbe oggi, il corrispondente istinto nell’inconscio dell’animale.

L’adattamento all’ambiente naturale così insegnato aiuta (ancora una volta:costella, linka) lo sviluppo naturale della istintività dell’animale , processo che a livello umano definiremmo “l’integrazione del proprio Sé”.

Ciò accade nel regno animale.

Per quanto riguarda gli esseri umani accade lo stesso con una ,spesso tragica, differenza..

L’ambiente parentale infantile (la madre, il padre , ecc.) insegna alla piccola coscienza dei figli l’adattamento possibile a quello specifico ambiente (formato dalle configurazioni delle coscienze dei suoi membri adulti) il quale può essere distante anni luce dalle reali esigenze di crescita psichica dei bambini.

Può essere , e di solito è, addirittura in pesante o in pesantissimo conflitto con la reale natura dei bambini , con il loro Sé.

Quell’ambiente insegna l’adattamento a sé stesso , ed altro non potrebbe fare, anche se quell’ambiente è composto da individui dissociati, nevrotici o al limite (o anche oltre) della psicopatia più o meno latente.

E quelle identiche  configurazioni psichiche impone alle piccole coscienze.

Ciò e non altro, nella stragrande maggioranza dei casi, è l’imprinting infantile negli esseri umani.

Le cui conseguenze vivrà poi l’adulto nella sua pelle, nella sua vita.

Quell’ambiente più o meno distorto verrà introiettato nella coscienza del bambino e diventerà talora nell’adulto il suo peggiore nemico.

Se ostile era l’ambiente parentale al Sé del bambino ostile sarà esso successivamente, così come introiettato nell’adulto.

Le conseguenze di tutto ciò le vivrà poi l’adulto nella sua pelle, nella sua vita.

 

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