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     Si utilizza burlescamente e sardonicamente , storpiandola, una frase  utilizzata durante il periodo fascista per euforizzare le masse ed incitarla alla conquista di nuove terre..

    La domanda però ha un che di giusto.

   A chi deve appartenere la coscienza dell’individuo ?.

    Deve continuare appartenere per tutta vita alla figura materna  od alla figura paterna (anche se i genitori sono defunti da decenni) ?.

    Deve appartenere per tutta la vita alle continue influenze e suggestioni inconsce che la travolgono in mille modi diversi da parte della realtà sensibile ?.

    Deve appartenere ciecamente agli istinti dell’individuo ?.

   Oppure deve appartenere al Sé dell’individuo stesso cioè essere mezzo e strumento  di sé stesso e della sua propria vita?.

   A questa domanda deve dare e dà di fatto risposta la terapia analitica la quale interpretando intuitivamente i linguaggi simbolici dell’individuo  lo aiuta a  restituire alla sua coscienza il controllo da parte dell’individuo stesso, del suo Sé, dei suoi sentimenti e delle sue emozioni .

    Sottraendolo perciò alle sue infinite coazioni a ripetere, alle sue infinite protesi del falso sé, alle infinite suggestioni teologiche o ideologiche, alle infinite suggestioni del consumismo commerciale, alle sue infinite perenni paure, alle sue infinite ansie ed angosce, ai suoi perenni sensi di colpa   e non si sa più di quant’altro.

 

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