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L’ambiente parentale infantile , tramite i linguaggi di comunicazione ed i meccanismi dell’imprinting , programma, ad immagine della psiche dominante di quell’ambito, la coscienza e tramite essa la psiche del bambino/a.

 E’ abbastanza irrilevante se sia la figura materna ad imporre le sue chiavi alla psiche del bambino o se sia invece  quella paterna , o entrambe , a fare lo stesso sulla psiche della bambina o del bambino.

L’imprinting programma la coscienza omologandola alla coscienza del genitore

Subito dopo inizia la strutturazione di un adattamento compensativo che tenta di limitare i danni procurati alla psiche da quell’imprinting e strutturare l’adattamento sociale possibile e nel contempo, simmetricamente, quell’imprinting distorto si radica nell’inconscio cronicizzandosi.

In queste condizioni psichiche diffuse di dissociazione la comunicazione sociale di massa opera in maniera indisturbata su psiche labili sostanzialmente senza difese critiche rispetto ad essa .

Quella comunicazione è perciò  in grado di indurre  infezioni di psichiche  di massa praticamente senza alcun controllo.

Il segreto di quella comunicazione e della sua capacità di penetrazione sta nella narrazione distorta, nella interpretazione  distorta, che essa è in grado di fornire rispetto agli avvenimenti ed ai fenomeni sociali.

Distorta rispetto alla reale natura di quegli avvenimenti e di quei fenomeni ma perfettamente sintonizzata, perfettamente attagliata , rispetto ai bisogni profondi inconsci delle masse degli individui dissociati.

Distorta rispetto a quella natura ma in  grado , per quanto sotto riportato , di fanatizzare alla paura gli individui stessi.

Per esempio:

“Gli avidi ebrei sfruttano con le loro attività i poveri ed onesti cittadini” .

Narrazione che si sintonizza con il profondo sentire e le profonde paure inconsce rispetto ai contenuti dell’inconscio  che tentano di spossessare i “poveri ed onesti” contenuti (peraltro malati)  della coscienza .

“Gli immigrati tolgono il lavoro ai poveri ed onesti cittadini”.

Narrazione che come la precedente sfrutta il terrore della coscienza rispetto ai  contenuti inconsci che tentano di spossessare i soliti “poveri ed onesti” contenuti (peraltro malati) della coscienza.

“Gli immigrati ci stanno invadendo per imporci la loro cultura e la loro religione”.

Visti gli esempi precedenti c’è ancora bisogno di fornire interpretazione ?.

Così come la coscienza infantile è stata programmata la coscienza dell’adulto, rimasta infantile, è deprogrammabile e riprogrammabile.

Soccorre in questo la terapia analitica e due alleati.

Da una parte il grande alleato del soggetto e cioè il suo Sé e la sua funzione onirica.

Dall’altra parte  il suo analista che può essere una grande o un modesto alleato a seconda del suo livello di consapevolezza, del suo livello di coscienza di sé, del suo livello di sviluppo della propria funzione intuizione,  di quanto egli sia riuscito a liberare il proprio inconscio in modo da renderlo particolarmente ricettivo alla comunicazione tra inconsci cioè al transfert.

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