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La necessità di sperimentare , di verificare sperimentalmente che una certa ipotesi teorica abbia un fondamento nella realtà non è nata in qualche remoto laboratorio e nella mente di qualche ricercatore dei secoli passati.

Lo sperimentare, il verificare la fondatezza di una qualche teoria o il funzionamento  efficace di un qualche tentativo sperimentale è nelle regole della Natura e della evoluzione.

La quale va avanti per prove sul campo , regressione in caso di non riuscita del tentativo e messa in campo di un’altra prova o tentativo.

Fino alla conferma finale.

Esattamente come accade in un campo di ricerca che solo apparentemente ha la pessima fama della inverificabilità sperimentale e cioè il campo della ricerca in psicoanalisi.

Nel quale il campo della sperimentazione è lo stesso individuo che ricerca.

Il suo corpo, la sua salute fisica e mentale, i suoi sintomi  e cosi via.

Una ipotesi intuitiva, una interpretazione intuitiva  funziona, E’ FONDATA,  se migliora la salute fisica e mentale*, se migliora la sua personalità e le sue modalità di funzionamento in quanto essere umano, se recedono i suoi vecchi sintomi e se recedono quelli nuovi emersi nel corso della ricerca stessa.

Tanto che prima o poi si capisce che questi ultimi sono funzionali a quella ricerca .

Verifica assolutamente individuale , non ripetibile da altri se non attraverso una loro stessa ricerca su sé stessi.

Verifica non contestabile da nessuno che non abbia fatto lo stesso percorso di quel ricercatore.

(*) Del ricercatore o di colui/colei  che di quella interpretazione ha bisogno.

 

 

 

 

 

 


 

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