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Per quello che ne posso sapere esiste nel vivente, tra le forme della comunicazione, una circolazione sanguigna, una circolazione linfatica, una circolazione nervosa e, per quanto riguarda i neuroni, una circolazione inter neuronale.

Poi esiste ciò che potremmo definire “la cosa in sé”, una forma di circolazione delle informazioni, inesplorabile da parte della razionalità, che attiene al linguaggio della materia elementare la quale costituisce ogni singola cellula.

Grazie ai microtubuli, presenti in ogni cellula dell’organismo e nei suoi neuroni, ogni informazione prodotta dalla biochimica di ogni singola cellula, grazie ai mutamenti quantici che ciò produce negli elettroni degli atomi e delle molecole del suo microtubulo, comunica istantaneamente, grazie all’entanglement quantistico, il proprio stato ai corrispondenti microtubuli dei neuroni.  

E viceversa.

E questo sistema di comunicazione provvede alla autoregolazione omeostatica del sistema corpo/mente.

C’è un problema però.

Se la coscienza non ha acquisito in sé le informazioni che definiscono in essa la reale natura dell’individuo (non ha preso coscienza di sé) i sistemi del cervello che provvedono a quella autoregolazione non sono attivati.

Quindi la mente ed il corpo sono due sistemi dissociati tra di loro, due mondi ciascuno per conto suo.

La coscienza comunica solo con la realtà sensibile, continuamente dalle sue informazioni avvelenandosi, ed il corpo è privo di quel sistema di autoregolamentazione omeostatico che utilizza le potenzialità del cervello per la sua sopravvivenza ed il suo benessere.

Il sistema corpo viene curato dalla medicina tradizionale ed il sistema mente dalla psicologia , per quanto possibile.

La psicoanalisi e la medicina possono , se operano in sinergia, curare l'insieme.

   (scritto il 23/1/23)

 

 

 

 

 

 


 

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