La condizione dissociativa della coscienza dall’inconscio e dai suoi contenuti istintuali determina tra le altre cose una dipendenza coatta dell’ego e dell’individuo da una coscienza che  quella condizione psichica assoggetta ad una quantità infinita di limitazioni e di costrizioni patologiche.

Oltre che assoggettare l’ego e l’individuo ad un macchinismo che ne limita in modo enorme, seppur inconscio all’ego (che non avendo possibilità di comparazione non ne rileva l’esistenza) , la libertà di scelta , la libertà del pensiero e dei comportamenti ed il cosiddetto libero arbitrio.

Per dirla in modo semplicistico una dipendenza coatta da una macchinetta della quale il  mancato sviluppo psichico ha reso permanente l’infantilismo.

In questi tempi è tempo di pandemia.

Viene imposta una serie assolutamente necessarie di limitazione di vita  con limitazioni che per certi versi paiono richiamare le limitazioni psichiche che la coscienza dissociata impone all’ego ed all’individuo.

Molti ammalati a causa dell’infezione sopravvivono grazie ai respiratori automatici ai quali sono attaccati.

Condizione umana di così tanti esseri umani che commuove e lacera l’animo per la loro sofferenza.

Condizione di dipendenza diffusa che simbolicamente va a rappresentare la ben più diffusa condizione di dipendenza dell’ego e dell’individuo da un altro tipo di macchinetta, da ben altro macchinismo:la coscienza dissociata.

 

 

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