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Complesso di castrazione:In certi ambiti familiari infantili far crescere un bambino o una bambina dissociata da sé può non bastare.Occorre imprimere e radicare profondamente in loro anche l’odio feroce verso sé stessi.

 

Conflitti:Il conflitto di base, la madre ed il padre di tutti i conflitti, è il conflitto tra coscienza dissociata e l’inconscio ed i suoi contenuti.Ciò produce a cascata una infinità di altri conflitti che bruciano energia psichica ed esauriscono l’individuo.Essendo inconsci l’individuo tende ad esternalizzarli, a proiettarli sulla realtà e da qui i conflitti familiari, quelli sociali e sù sù fino alla guerra atomica.

 

Difese della coscienza:A molti sembra impossibile che si possa vivere una esperienza dolorosissima senza provare alcun dolore. Il dolore, pur vissuto, rimane in quei casi, fuori dalla percezione dell’ego. Insomma è come se non esistesse. Invece esiste e si sedimenta nell’inconscio e rimane là latente a fare danni fino a quando non si riesce a prenderne lentamente coscienza.

Si tratta di un meccanismo difensivo della coscienza teso a difenderne l’integrità e l’equilibrio. La coscienza infantile non potrebbe sopravvivere integra se un dolore troppo acuto la attingesse .E non esiste dolore più forte e più intenso e più drammatico di quello provocato dalle persone amate che inconsapevolmente impediscono , bloccano e paralizzano la naturale crescita della psiche infantile.

 

DSM- IV o V o….: Patetico manuale tassonomico che censisce tutti i sintomi psichiatrici. Equivale per certi versi al manuale delle giovani marmotte.

 

Ego: E’ o dovrebbe essere il centro della personalità dell’individuo.Di solito nell’individuo dissociato, che nega la maggior parte di sé, è invece in posizione eccentrica se non addirittura marginale.

 

Funzione onirica:Questa sconosciuta ! . E’ la grande funzione salvavita. Grazie ad essa ed ai sogni l’individuo , se molto molto fortunato, sviluppa spontaneamente nella propria coscienza un processo di crescita psichica fino ad una età psichica adulta. E’ l’alfa e l’omega della psicoanalisi.Al di fuori di essa ci sono solo chiacchiere e distintivi.

 

Funzione intuizione:E’ una delle quattro funzioni della coscienza insieme alla funzione pensiero (che preferisco chiamare funzione razionale) , alla funzione sentimento ed alla funzione percezione.

Grazie a questa funzione la coscienza è in grado di interpretare i significati dei simboli onirici. Se l’individuo è molto fortunato ed è stato cresciuto in un ambiente parentale infantile composto da genitori psichicamente adulti (allo stato cosa assai rara) essa si sviluppa da sola svolgendo la sua funzione di integratore dei significati onirici.

In caso contrario si può sviluppare interpretando nel corso della terapia analitica e dell’autoanalisi  sogni e simboli, attraverso continue prove ed errori.

 

Funzione razionale :Due per due uguale quattro. In psicoanalisi non serve quasi a nulla.

 

Funzione sentimento:Se sviluppata in un ambiente familiare infantile che dava amore l’individuo adulto conoscerà nella sua vita l’amore . Altrimenti ciccia.Per quanto nella vita non si può mai dire.

 

Funzione percezione o funzione sensazione: Gestisce le informazioni che giungono dagli organi di senso e consente inoltre la percezione delle sensazioni , voci misteriose che provengono dall’inconscio.

 

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