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 Il grande mondo del simbolismo è un insieme di filtri di riduzione della energia.

Grazie ad esso, ai suoi tanti simboli, l'energia creativa del codice genetico, per la sua parte destinata alla crescita psichica, veicola e riduce quella energia (ed i significati/informazione che la contengono)* fino a portarla ad un livello accettabile per la coscienza che deve integrare, quelle informazioni e quella energia, in sè.

Quand'è che la coscienza è pronta ad accogliere quella energia, quel quid di energia?.

Quando la coscienza capisce intuitivamente il significato del sogno!.

E fino a quando non riesce a capirlo non è in condizione di integrare alcunché.

La condizione dissociativa è lo stato in cui la coscienza è deprivata libidicamente e resterà tale fino a quando non muterà fino al punto di comprendere il significato del sogno, di un qualsiasi sogno.

Ed ogni volta il sogno tenta di portare il simbolo, ed il suo significato e la corrispondente energia, alla portata di quella coscienza.

E prova più volte con simboli diversi tentando l'approccio.

Ma la coscienza solo razionale non può capire.

Ed allora serve un mediatore culturale, lo psicoanalista,  che fa da tramite tra un Sé ed inconscio disperati ed una coscienza malata e spaurita.

E con un cucchiaino da tè dà a quella coscienza i primi timidi significati e la prima timida energia libidica.

Ed insieme dà al cervello gli elementi di raffronto tra i simboli ed i significati, aiutandolo così a sviluppare la funzione intuizione.

La differenza tra integrazione e intrusione psicotica sta nel fatto che nel primo caso l'energia libidica attinge la coscienza al livello che essa è in grado di integrare.

Mentre nel secondo caso quella energia, già di per sé sovraccarica, sfonda le difese e fa danni nella coscienza.**

Questo processo di riduzione della energia e della “accettabilità” del significato riguarda l’adulto/a il quale non ha potuto intraprendere il suo normale processo di crescita fin dalla sua infanzia.

 Nei bambini subito dopo la loro nascita, ove nascano in un ambiente familiare le cui coscienza abbiano già sviluppato in toto il loro processo di crescita psichica,  il mondo del simbolismo probabilmente non è necessario.

In quanto l’ambiente parentale, già orientato alla crescita psichica, favorirebbe, seppur inconsapevolmente per tutti, il transito dell’”intero pacchetto del Sè” del bambino/a dal suo codice genetico alla coscienza (ed il mediatore in questi casi sarebbe la coscienza adulta del padre e/o della madre).

E sarà poi necessario a quel cervello infantile tutta l’infanzia e l'adolescenza per elaborare e sviluppare l’immagine del suo Sé nella propria coscienza.

(*) Pervicamente insisto. Quando si parla di un “oggetto” che veicola insieme energia ed informazione penso ad un elettrone (che è insieme massa ed energia)  il quale subisce un processo di progressiva riduzione della sua energia (la sua orbita scade progressivamente verso  livelli orbitali  meno energizzati) fino al punto che esso transita da una stato molecolare ad un altro e finalmente viene integrato nella materia elementare*** dei neuroni della coscienza.

(**) Immaginate che improvvisamente la scheda madre di un computer anziché essere alimenta con una corrente a basso voltaggio, quella che di solito la fa funzionare, riceva di colpo una scarica elettrica a 2000 V.  

(***) Per cui il processo di crescita psichica non si limita  a mutare la natura delle informazione della coscienza e ad arricchirla libidicamente ma muta, a livello elementare, anche la natura fisica del cervello.  

                         (scritto il 06/11/23)

 

 

 

 

 

 


 

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