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Cosa sia esattamente la libido credo nessuno lo sappia.

Non è il testosterone, non è un ormone, non si sa cosa sia.

Quello che è certo è che una forma di energia.

Potrebbe, ma è una ipotesi, essere l'energia contenuta nella materia elementare che compone ogni cellula dell'organismo, che viene convertita in qualche modo in energia fisica e psichica.

Cioè degli elettroni la cui energia viene investita "nel modo giusto" anziché in modo distorto e patogenico.

Di tale energia la valvola di scarico principale, l'hub, è la coscienza di sè che la reindirizza secondo le esigenze: Verso la psiche, verso la sessualità, verso l'organismo, verso la passione, verso l'amore, verso la creatività, ecc.

Nel caso della coscienza dissociata una possibile valvola di scarico, un asfittico hub possibile, è l'adattamento  secondario il quale, quando funziona, di solito indirizza la libido solo verso la sessualità.

E non sempre verso la sessualità genitale.

Per il resto la coscienza dissociata è un tappo terribile ed orribile nei confronti di quella libido, la principale energia vitale dell'organismo:Il suo Elan vital.

Contribuisce talora non poco  ad irrigidire quel tappo, che dire malato è dire  poco, certi precetti e prescrizioni religiose, certe convenzioni sociali , certe forme di diseducazione patologica e patogenica come l'imprinting infantile, certe forme di ignoranza e stupidità patologiche.

Quando la coscienza comincia a svilupparsi e a crescere nella direzione del proprio Sè la libido comincia a "irrorare" ogni settore dell'organismo compreso principalmente il cervello.

Il quale è molto nutrito dagli zuccheri ma è moltissimo nutrito, quando la coscienza lo rende possibile,  dalla libido.

 E la carenza o mancanza di libido nell'organismo, a causa della deprivazione cui lo obbliga la coscienza dissociata , contribuisce non poco alla insorgenza delle patologie di ogni genere ed alla stupidità: Alla stupidità cioè alla incapacità di capire di sè , anche se si è razionalmente intelligentissimi e si sono ottenuti tre Premi Nobel.

Talora quella coscienza malata lascia trafilare fortunosamente sottilissimi flussi di libido significativa (cioè che veicola con sè SIGNIFICATI) e ci si ritrova ad essere creativi .

Si scrivono poesie e romanzi che quei significati in quegli scritti si rappresentano.

 Si compongono quadri e sculture che ancora quei significati rappresentano.

Si scrivono miti, anche biblici*, che metadicono del Sè inconscio dei loro sconosciuti estensori.

Si scrivono sceneggiature e film con lo stesso fine inconscio.

Si "scrive" una società, con le sue articolazioni ed i suoi pregi ed orrori, che Guy Debord definirà "La società dello spettacolo", una rappresentazione simbolica di tutto ciò che è inconscio alla umanità .

Vale a dire TUTTO L'INTERO  SE' di ciascun membro di quella umanità .

(*) Attenzione a ciò che dicono i miti , qualsiasi mito.

La loro interpretazione LETTERALE potrebbe essere  il frutto della patologia mentale del loro sconosciuto estensore e tale patologia diventa la patologia comportamentale di coloro che a quel mito CREDONO.

Interpretare i miti (la loro narrazione simbolica) significa capire i loro significati .,

Sia quelli che indirizzano verso la crescita psichica e sia quelli che portano alla perdizione SULLA TERRA,  degli individui .

Non è un caso che talune religioni impedivano, pena la morte per eresia , la interpretazione dei miti.

Ed altre tutt'ora la vietano attenendosi pedissequamente alla lettura letterale di essi.

                  (scritto il 20/10/23)

 

 

 

 

 

 


 

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