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Quando un ambiente naturale muta stabilmente e definitivamente nelle sue condizioni ciò lentamente comincia a essere rilevato dagli animali che vivono in questo ambiente.

Se il  mutamento è molto significativo e continuamente accentua le sue condizioni gli animali e le specie animali che vivono in quell’ambiente subiscono una pressione ed una spinta verso il mutamento.

Verso il mutamento di un adattamento che non è più funzionale alla sopravvivenza in quell’ambiente che sta così radicalmente mutando le sue caratteristiche rispetto al precedente.

Questi mutamenti ambientali retroagiscono lentamente verso il codice genetico individuale predisponendo mutamenti genetici per rendere l’individuo (i futuri individui) più adattato rispetto a quei cambiamenti.

Tali mutamenti genetici vengono trasferiti una generazione dopo l’altra e lentamente, in archi temporali lunghissimi, introducono nell’individuo e nella sua specie mutamenti adattativi organici, funzionali e comportamentali rilevanti.

In tempi  lunghissimi di migliaia e talvolta di milioni di anni.

Uno degli adattamenti possibili a radicali mutamenti ambientali è l’estinzione di quella specie che ha caratteristiche tali da rendere impossibile ogni adattamento oppure la migrazione di intere specie verso ambienti più adatti alla loro sopravvivenza oppure ancora  la trasformazione di una specie in un’altra più adattata a quell’ ambiente mutato.

La coscienza umana, così come strutturata in una grande quantità di individui da imprinting infantili ostili ala crescita psichica ed alla istintualità ed in pratica innaturalmente ostili alla vita,  è per l’individuo e la sua specie “l’ambiente reale”

Le strutture ed i costrutti che sono per quegli individui la loro coscienza sono l’ambiente psichico dentro il quale essi vivono.

La realtà sensibile “reale” è schermata rispetto a questi individui da filtri e veli proiettivi che impediscono loro di cogliere il senso e la natura di quella realtà.

Esattamente come specularmente quelle coscienze sono pesantemente schermate nei confronti del loro inconscio , del Sè dell’individuo, della loro istintualità.

Nei confronti in una parola della reale natura dell’individuo stesso.

Questa situazione “ambientale” che si contrappone alla reale natura dell’individuo come opera rispetto ad esso ?

Questo ambiente innaturale retroagirà nei confronti del codice genetico individuale inducendo nello stesso mutamenti adattativi per indurre la costruzione di individui più adattati a quell’ambiente così innaturale ed ostile alla vita.

E ciò si trasmetterà generazione dopo generazione.

Qual è il futuro di una specie i cui individui sopravvivono adattandosi ad un ambiente mentale ostile ala vita ed ostile a loro stessi ?

Qual è il futuro per individui il cui codice genetico subisce continuamente una forte pressione ad un mutamento peggiorativo?.

Che influenza ha tutto ciò su quell’individuo e sui suoi discendenti in termini di qualità della vita,  di patologie psicosomatiche nonché di patologie  genetiche ?.

 

 

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