Si considera assolutamente ovvio che i meccanismi di funzionamento della fisica della particelle elementari soggiaccia a meccanismi esclusivamente logici.

Tant’è che molte scoperte relativi a quei meccanismi sono precedute da inferimenti di costrutti matematici cioè da particolari equazioni che ipotizzano quel particolare fenomeno fisico.

Einstein ma non solo lui sviluppava dei cosiddetti esperimenti mentali ,costruiti con procedimenti mentali  assolutamente logici, per verificare il funzionamento di  determinate teorie fisiche .

Tanto per non andare lontano recentemente il grande acceleratore di particelle di Ginevra ha confermato l’esistenza del Bosone di Higgs la cui esistenza era stata ipotizzata sulla base di particolari equazioni matematiche già da diverso tempo.

Stante tutto ciò  sembra assodato che la realtà nei campi della scienza e della vita soggiaccia a processi di tipo logico.

In realtà noi sappiamo che quello che si può ben considerare la fonte della vita,cioè l’inconscio, soggiace a processi di funzionamento assolutamente alogici.

Tant’è che non è possibile comprendere il significato dei  linguaggi dell’inconscio  (per esempio dei sogni, per esempio dei comportamenti inconsci, ecc.) in base  alla logica ed alla razionalità.

Come ho scritto più volte serve per questo la seconda intelligenza cioè l’intelligenza intuitiva frutto dello sviluppo della funzione intuizione della coscienza.

La domanda che mi pongo è ?:

E’ possibile che taluni meccanismi di funzionamento della fisica delle particelle o della biochimica soggiacciano a processi di funzionamento alogici cioè al di fuori dei meccanismi della Logica?.

E’ possibile che la Logica non sia il solo dominus a reggere i meccanismi di funzionamento dell’Universo ma che parte di quei meccanismi siano assolutamente alogici e perciò non comprensibile con gli strumenti della logica stessa ?

Ed ancora:

Se tanta parte della vita umana è regolata (e talora sregolata) dai processi inconsci perché si pensa che ciò non possa accadere anche per altri meccanismi di funzionamento ?.

Perché quando si parla di energia dell’organismo (libidica, psichica o come la si voglia chiamare) si pensa come mezzo di trasmissione solo ai nervi, ai circuiti vascolari o linfatici e mai al fatto che quell’organismo e le sue cellule sono costituiti da particelle elementari (atomi, molecole, ecc.) energeticamente molto carichi che fanno circolare in quell’organismo e nelle sue cellule quella stessa energia attraverso canali che possono non essere necessariamente il sistema nervoso o vascolare ma quelli propri della materia elementare?.

Aggiungendo che sono del tutto sconosciuti i meccanismi di interazione tra mutamenti psichici e sistema delle particelle elementari (e della relativa energia) che costituiscono l’organismo e non solo.

Si aggiunga a ciò la sottovalutazione con quale la teoria della informazione valuta i processi inconsci.

I fenomeni di sincronicità ci dicono con insistenza che i processi inconsci che attingono l’individuo nel corso di un processo di crescita psichica, sia esso o no in consapevolezza, per una specie di legge di simmetria analoga a quella nota in fisica hanno una loro simmetrica rappresentazione negli eventi reali nell’ambito dell’individuo stesso , eventi che quindi non possono essere casuali e che vengono definiti come tale solo perché non se ne capisce il significato.

In base a quella legge di simmetria nel corso di un processo di crescita psichica (cioè di un processo ricco di continui mutamenti nell’inconscio e nella coscienza) DEBBONO accadere nell’ambito dell’individuo , nel suo scenario d’ambito, una sequenza di fenomeni e di eventi reali che quei mutamenti continuamente e sequenzialmente rappresentano.

E ciò accade in quanto tra inconsci diversi e tra inconscio ed ambiente  , legati da un qualche sia pur sottile legame di transfert, esiste trasferimento di energia e di informazione che nessuna legge della fisiologia può spiegare.

Per cui è anche possibile ad un occhio attento seguire il procedere del percorso di crescita di un individuo , dopo la fine della sua terapia, sulla base degli eventi e dei fenomeni reali che egli nota e riferisce.

 

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