Sono come Gianni e Pinotto oppure Stanlio ed Onlio.

Solo capovolti in una dimensione drammatica e dolorosa.Se non addirittura tragica.

Il senso di colpa , spesso avvertito solo superficialmente nella sua oppressività, è il braccio operativo del complesso di castrazione.

Esso esiste in quanto il senso di colpa lo mantiene vivo ed attivo.

La presa di cocienza del complesso di castrazione ,già di per sé affare lungo e a tratti tormentoso , viene successivamente seguita dalla presa di coscienza del suo monumentale senso di colpa che si manifesta nel significante che lo rappresenta nella sua forma oppressiva ed asfissiante.

Cioè nella sua reale natura di “bastone chiodato” del complesso di castrazione.

 

 

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