La teoria del trauma come elemento fondativo della condizione psichica, quale che essa sia, è come la tenera scusa addotta da quella donna bianca che ha partorito un bambino di pelle scura.Dice: Ho visto un uomo nero e sono rimasto di colpo impressionata !.E perciò è nato Ciro.Cfr “ ’A tammuriata nira”.

Un trauma insomma.

Il bambino appena nato nasce in un ambiente parentale i cui membri hanno già una loro condizione psichica strutturata in un certo modo.

E quei membri, quell’ambiente, non può che imporre al bambino, attraverso l’imprinting, una situazione psichica analoga a quella condizione psichica strutturata e consolidata.

Il trauma iniziale fondativo, quando c’è, è sono un tassello obbligato di quella costruzione psichica già predeterminata dalle condizioni dell’ambiente parentale.

E’ per così dire un trauma congruente, necessitato, obbligato da quella situazione.

E’ perciò solo un mattoncino di una costruzione che si svilupperà nella psiche del bambino, un po’ alla volta, con una sequenza di esperienze che saranno sempre e solo confermative di uno schema psichico già esistente nell’ambiente parentale le quali  esperienze tutte insieme completeranno nel bambino una struttura psichica omologa a quella di quell’ambiente.

Per fortuna poi c’è la psicoanalisi.

 

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