Ciò che apprende l’ego è di solito cosa diversa da ciò che apprende la coscienza .

Ciò che apprende la coscienza dall’esperienza tende a diventare un motore di coazioni a ripetere.

E’ come quando si impara ad andare in bici.

I vari tentativi di trovare un equilibrio nel moto e il diverso atteggiarsi del corpo a questo scopo alla lunga , quando trovano finalmente la soluzione al problema (si è imparato a comportarsi e ad atteggiarsi al fine di restare in equilibrio), sono una esperienza che viene appresa , incorporata, dalla coscienza diventando un suo patrimonio.

E’ solo da questo momento , e non prima, che si è “imparato” ad andare in bicicletta.

Ciò in quanto da questo momento è la coscienza , questo apprendimento ,che prende il controllo del corpo e dei meccanismi dell’equilibrio e rende perciò possibile andare in bici senza nemmeno pensarci.

Quell’apprendimento incorporato dalla coscienza diventa il motore di una specifica coazione complessa a ripetere (a questo punto del tutto inconsapevole) che definiamo “l’andare in bici”.

Si potrebbe anche dire che la coscienza ha “appreso” uno specifico software , un programmino, grazie al quale potrà indurre per sempre uno specifico e specializzato  comportamento coatto complesso che definiamo “l’andare in bici”.

 

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