La creatività , l’ispirazione spontanea creativa che consente di realizzare  piccole, grandi o grandissime opere d’arte (poesie, racconti, pitture , musiche ecc..ecc.) è la forma con la quale nell’individuo in tutto od in parte dissociato ed inconscio di sé, si manifesta nella espressione reale un qualche contenuto dell’inconscio e del Sé che riesce a “trafilare” tra i blocchi e le resistenze della coscienza schermata.

E’ la creatività una piccola o grande valvola di sfogo per l’energia di quei contenuti inconsci che nella composizione artistica e creativa si rappresentano in forma simbolica.

L’individuo creativo è creativo in quanto non è cosciente di sé e non  consapevole dei contenuti del proprio inconscio e ove intraprenda un percorso di crescita, l’esperienza insegna, vedrà progressivamente diminuire la propria creatività in quanto i contenuti del suo inconscio troveranno via via grazie a quel percorso di crescita e di integrazione nella coscienza la via propria dell’espressione.

Nella integrazione nella coscienza appunto.

Si dovrebbe presumere che in un mondo di individui coscienti (e preferibilmente ) consapevoli di sé non esisterebbe produzione di opere d’arte di nessun tipo.

Sarebbe un impoverimento grave della cultura e della bellezza in compenso avremmo un mondo privo di violenza, di guerre, di crudeltà.

Utopia naturalmente.

La creatività per quanto detto è un prodotto secondario e transiente che consente l’espressione in forma simbolica di taluni  contenuti dell’inconscio nella realtà sensibile.

La chiusura della coscienza , l’innalzamento per qualsiasi motivo delle barriere contro i contenuti dell’inconscio implica il blocco improvviso della ispirazione creativa cosa che produce contraccolpi emozionali talora drammatici nell’individuo creativo.

In taluni casi le sostanze psicotrope possono contribuire o a far percepire all’individuo schermato i propri contenuti emozionali segregati dalla sua condizione di dissociazione o aiutare l’emergenza di nuovi contenuti creativi.

Con il rischio tipico di ogni assunzione di droghe:  assuefazione, danni cerebrali irreversibili, overdose, morte.

 

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