Cominciamo con un esempio.

In un paese del centro Europa nel secolo scorso ha vissuto un individuo di enorme cultura e di grande intelligenza , il prof. X.

Una casa con migliaia di libri , frequenti conferenze a livello universitario , ecc., ecc.

Ha fatto una carriera sociale straordinaria.

Giornalista, direttore di giornale, parlamentare , successivamente ministro di diversi governi ed infine Primo Ministro in alcuni governi successivi.

L’uomo pubblico, una Persona di notevole rilevanza sociale.

L’individuo aveva, in privato, tendenze omosessuali ed era soggetto a frequenti scatti d’ira contro collaboratori e dipendenti.

L’adattamento all’ambiente parentale infantile (ostile al Sé) struttura, determina e condiziona la coscienza percettiva o coscienza a specchio.

Castrando ogni possibilità di crescita psichica verso una coscienza adulta e verso la coscienza di sé.

Nell’età adulta l’individuo sfrutta la propria intelligenza razionale e le proprie pulsioni inconsce  tentando come può di superare i limiti impostigli nell'età infantile (e qui opera presumibilmente la coscienza cognitiva).

Con grande successo sociale come nel nostro esempio.

La Persona , la personalità pubblica, è una cosa  e l’altra parte della sua psiche rimasta infantile è un’altra.

Di questa dualità, di questo Giano bifronte, di questa duplicità dell’adattamento individuale occorrerebbe tenere conto quando si parla di personalità bipolare.

Ma c’è una terza componente : l’inconscio negato.

Il signore portato qui come esempio aveva un hobby.

Dipingeva nell’intimità della sua casa piccoli quadri nei quali tentava di esprimere la propria modesta creatività, nei quali tentava di esprimere i contenuti negati del suo inconscio.

Quadri di soggetto e fattura infantile che teneva accuratamente nascosti.

Se l’adattamento all’ambiente parentale infantile prima ed al sociale dopo appare come un Giano bifronte l’individuo in realtà è essere a tre gambe una delle quali piccola semiatrofizzata, se non addirittura morente (il contenuto del suo inconscio).

Ciò che appare è l’adattamento strutturatosi nell’infanzia e l’adattamento sviluppatosi nella adolescenza e nella età adulto.

Talora appare in piccolissima  parte l’uomo negato.

L’individuo è uno e trino quindi.

La coscienza cognitiva , la parte più profonda della coscienza , dovrebbe però sviluppare  nella crescita psichica normale,  evento quanto mai raro, l’adattamento all’ambiente interiore cioè l’adattamento all’inconscio ed ai suoi contenuti cioè dovrebbe strutturarsi sulla base della immagine del proprio Sé.

Quando ciò è reso impossibile dalla castrazione infantile e dalla carenza di capacità intuitiva questa parte della coscienza viene sfruttata per costruire un adattamento sociale che tenta di superare , senza alcuna possibilità di successo, i limiti psichici subiti ed imposti all’individuo nella sua infanzia.

 

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