La coscienza a specchio o coscienza  percettiva è l’interfaccia tra l’individuo e la realtà sensibile, la realtà che si percepisce attraverso i cinque sensi.

A suo tempo l’ho definita coscienza a specchio in quanto ,  presumibilmente grazie ad una grande quantità dei cosiddetti neuroni a specchio che la compongono,   dà all’individuo una immagine fotocopia , speculare della sua realtà sensibile.

Essa copia grazie ai sensi i singoli aspetti della  realtà sensibile , il cervello riceve i segnali elettrici che i vari sensi gli trasmettono e li trasforma in pattern , in forme riconoscibili:l’immagine , il suono, il gusto, la sensazione tattile, l’odore.

La funzione intuizione , una delle quattro funzioni della coscienza,  quando si è sviluppata nell’individuo assume in sé il simbolo onirico, ne opera una trasformazione semantica cioè  lo trasforma in significato ed  “incolla” questo significato, questa informazione, nella coscienza  ivi costruendo un pezzo alla volta la cosiddetta “immagine del Sé”.

Non è proprio una funzione “copia ed incolla” perché propriamente è una funzione “trasforma ed incolla”.

Se l’ambiente psichico familiare infantile non conosce della esistenza della funzione intuizione con i suoi comportamenti impone costrutti dissocianti tra i quali dei costrutti che emulano malamente la funzione intuizione.

Ne costruiscono una protesi alternativa.

Questa capacità “simil-intuizione”  copia i comportamenti dissociati e dissocianti dell’ambito familiare infantile e li impone alla coscienza del bambino .

E quì essi diventano costrutti che impongono coazioni a ripetere cioè comportamenti coatti che sono emulativi dei corrispettivi comportamenti coatti di quell’ambito ambito parentale.

Questa capacità “simil-intuizione”  ben si può allora definire funzione “copia ed incolla”.

Assume informazioni strutturanti da quell’ambito parentale e li impone in forma di costrutti alla coscienza infantile , costrutti che diventano coazioni a ripetere: “Devi diventare ed essere così come io sono”.

Si ha presente  quando un   padre o una madre si scannano la vita per cercare di far si che i propri figli diventino professionalmente come loro ?.

Loro sono avvocati, notai, medici, ecc. e vogliono che i figli facciano anche loro  l’avvocato, il notaio ,il medico.

E costringono e coartano i figli su un letto di Procuste, gli impongono la tortura della uniformità..

Ebbene questi comportamenti (follemente !) coattivi dei genitori sono una rappresentazione di ciò che comunemente avviene, nell’incoscienza generale, tra genitori e figli a livello psichico.

Il trionfo malato della funzione “copia ed incolla”.

Questa capacità  emulativa della coscienza dissociata , la quale di solito opera al di fuori dal controllo dell’ego, potrebbe essere responsabile tra le altre cose delle diffuse infezioni psichiche di massa e potrebbe essere anche la causa di certe forme di delirio (sento le voci dei morti !) .

 

 

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