La psiche parrebbe in definitiva essere composta dalle seguenti strutture:

-         L’inconscio :E’ il misterioso contenitore  nel quale vengono rimosse (temporaneamente nelle speranze della Natura) le esperienze vissute soprattutto nell’infanzia, ma non solo, e nel quale rimangono latenti (temporaneamente nelle speranze della Natura) gli istinti primari e una quantità di rappresentazioni simboliche che tutte insieme definiscono la reale natura dell’individuo il c.d. Sé. Nella speranzosa attesa che quei contenuti vengano finalmente integrate nella coscienza cioè che di quei contenuti si prenda finalmente coscienza.

-         La coscienza cognitiva :E’ la parte più profonda della coscienza che nella sua fase adulta gestisce con le sue quattro funzioni (razionalità, intuizione, sentimento e percezione) l’individuo adulto. Si può pensare che siano più sviluppate in quest’area di coscienza le c.d. funzioni inferiori (intuizione e sentimento).

-         La coscienza percettiva:E’ la parte superiore della coscienza predisposta per gestire ed elaborare gli input che le pervengono dai cinque sensi insieme ai tanti  pattern innati ed acquisiti dei quali è in possesso al fine di restituire all’ego una visione sensoriale della realtà sensibile. E’ possibile che in quest’area della coscienza siano particolarmente sviluppate le due c.d. funzioni superiori (razionalità e percezione);

-         La funzione egotica :E’ la funzione che gestisce l’ego che dovrebbe essere nell’adulto il centro della sua personalità complessiva , compresi gli istinti primari, ma che di solito è una funzione marginalizzata se non praticamente azzerata dai costrutti della coscienza dissociata;

-         Funzione intuizione: E’ fondamentale per costruire un legame tra inconscio, istinti, il Sé e la coscienza. Elabora in background i simboli onirici e ne restituisce alla coscienza i significati, i tasselli indispensabili per costruire nella coscienza stessa l’immagine del Sé cioè  per far conoscere ad essa la reale natura dell’individuo.Se azzerata la conseguenza minima è la dissociazione da sé.

-         Funzione razionale:Serve per costruire una visione razionale del mondo. In psicoanalisi serve molto poco se non per cercare di capire , e non sempre ci si riesce,  le tante cavolate iperrazionali scritte dai c.d. padri (sic!) della psicoanalisi (Freud, Lacan e compagnia bella) .

-         Funzione sentimento: E’ una funzione di raccordo tra l’inconscio, la coscienza e l’ego. Serve per percepire l’amore verso l’altro/a, le gioie , gli sprazzi di felicità (per i più fortunati), i dolori e le sofferenze legati alle tante esperienze vissute e rimosse (cioè negate alla coscienza) nonché alle innumerevoli negazioni delle tante parti del proprio Sé.

-         Funzione percezione: Gestisce come si è detto gli input sensoriali che pervengono alla coscienza percettiva dai cinque sensi. Dovrebbe restituire una visione sensoriale del mondo ma di solito questa visione è distorta dalle proiezione attivate dagli innumerevoli contenuti inconsci;

Funzione onirica:E’ la funzione salvavita. Senza i sogni e la loro interpretazione intuitiva non ci può essere mutamento psichico.

Anima/Animus: E’ una funzione di raccordo e di mediazione tra i contenuti dell’inconscio e la coscienza . E’ una funzione psichica (e non mistica!)  che si autorappresenta nei sogni. Ove negata e rimossa dai meccanismi castranti della coscienza  si perde la propria umanità e si diventa qualcosa che di umano ha ben poco.

Transfert: E’ un meccanismo di comunicazione tra inconsci di individui diversi tra i quali ci sia una sia pur minima parvenza di comunicazione sensibile (anche gli SMS per esempio). E’ fenomeno misterioso ed indispensabile nella terapia  analitica perché fa entrare nel gioco del mutamento e della guarigione le forze potenti della Natura . La sua spiegazione sul piano razionale è da ricercare nei meccanismi della fisica quantistica (come per i fenomeni di sincronicità tra l’altro) .

Rimozione: Se il nuovo nato deve essere psichicamente simile, omologo ed omologato alla condizione psichica prevalente dell’ambiente parentale , nel quale esso è nato, tutto ciò che viene dall’inconscio del nuovo venuto sarà in conflitto con quell’ambiente e la coscienza , allo scopo di rendere il nuovo nato adattato al suo nuovo ambiente, rimuove tutto. Processo doloroso e sofferto che si lega ai contenuti rimossi.  Quel dolore e quella sofferenza verranno restituiti alla percezione quando la coscienza nel corso del suo sviluppo sarà in condizione di sopportarne senza esserne travolta l’intensità, talora lacerante, in occasione di quando quei contenuti verranno ,  finalmente , integrati nella coscienza.

 

 

 

Torna alla home page    Torna alla pagina indici Marzo  2018