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Il segregare (*) gli altri , quale che sia il motivo apparente: il colore della pelle , la religione.  la lingua, la classe o categoria sociale,  il genere, la provenienza geografica, la caratterizzazione sessuale (e si potrebbe continuare) , deriva , come tutto, dalla gerarchizzazione inconsapevole con la quale la coscienza tratta i propri contenuti ,"i nobili" (sic) , rispetto ai contenuti istintuali dello inconscio ,"i plebei",  emarginati, esclusi e segregati (appunto).

La stessa organizzazione di tipo gerarchico nelle società  e spesso nelle famiglie è una conseguenza di quella interiore ed inconsapevole gerarchizzazione di contenuti.

Organizzazione gerarchica che  come ben si sa non è  l'unico tipo di organizzazione possibile come ben sanno organizzazioni evolute nelle quali la orizzontalizzazione dell'organizzazione stessa svincola e libera potenti creatività.

Peraltro la segregazione sociale , quale che sia il suo livello di repressività , contribuisce e non poco alla perpetuazione della condizione dissociativa.

Come purtroppo  sanno coloro che vivendo in società o organizzazioni segregazioniste hanno enormi difficoltà,  non solo a conquistare i loro diritti civili, umani e sociali  ma anche e soprattutto  rispetto alla conquista della propria individuazione psichica.

Dovendo superare oltre alle proprie resistenze anche le resistenze sociali ostili a quella individuazone.

(*) Il segregazionismo verso un gran numero di esseri umani è ed è stato spesso una coda velenosa dello schiavismo. Il quale deve essere considerato crimine tragico ed altrettanto orribile e crudele della Shoah.

 

 

 

 


 

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