L’inconscio dell’individuo è dapprima le esperienze dallo stesso vissute fin dalla nascita alle quali non è stata data possibilità di espressione nella coscienza e che sono pertanto rimaste al di fuori della percezione dell’ego relativamente ai sentimenti ed alle emozioni da quelle esperienze suscitate.

Dapprima .

Quando di queste esperienze si è preso coscienza e soprattutto si è presa coscienza dei loro significati l’inconscio (anche se le cose nella realtà non sono così schematiche) comincia  a manifestare il suo progetto , il progetto negato del Sé dell’individuo.

Comincia a manifestare nei sogni  le tante rappresentazioni simboliche ed i relativi significati che un po’ alla volta vanno a costruire nella coscienza l’immagine del Sé.

Talora chiamo scherzosamente questi numerosissimi significati i mattoncini del Lego.

Dicevo che le cose non sono così schematiche in quanto i due processi , la progressiva presa di coscienza delle esperienze vissute e dei loro significati e la presa di coscienza dei contenuti atti a costruire nella coscienza l’immagine del Sé, si intrecciano senza soluzione di continuità e talora parrebbe che l’uno trascini l’altro e viceversa.

Dà utili riferimenti , i quali punteggiano il processo di crescita psichica ed il percorso che lo accompagna,  il Rosarium Philosophorum che con la sua sequenza di rappresentazioni simboliche rende evidente come gli antichi alchimisti avessero visto nei (o per lo meno proiettato su i)  processi alchemici , apparentemente processi di natura chimica, i loro processi di crescita psichica inconsci incarnati e rappresentati nei passaggi alchemici ritenuti necessari per raggiungere la pietra filosofale .

 

 

 

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