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La proiezione sull’oggetto è una delle forma di espressione dei contenuti istintuali dell’inconscio quando essi non sono stati integrati dalla coscienza.

E’ una delle componenti , ma non l’unico, di quel fenomeno “magico” che  è l’innamoramento.

La proiezione sull’oggetto dà alla coscienza una visione fantasmatica della reale natura dell’oggetto stesso e contemporaneamente ottunde la capacità di visione  e di valutazione critica impedendo all’ego di riconoscere la reale natura dell’oggetto target della proiezione.

Ci si rende conto della potenza accecante delle proiezioni nel corso del processo di crescita ogni volta che si prende coscienza del significato del contenuto istintuale proiettato sull’oggetto.

In quel momento la proiezione viene ritirata e la reazione tipica  dell’individuo è esclamare , quando si rende finalmente  conto della reale natura dell’oggetto :Ma quanto sono stato scemo !!.

Un esempio illuminante della forza ottundente  della proiezione si può rilevare quando una ragazzina adolescente si innamora di uno scavezzacollo o peggio di un qualche farabutto.

Per quanto gli accorti e preoccupatissimi  genitori cerchino di “aprire gli occhi” alla ragazzina circa la reale natura del suo “amato bene” la ragazzina reagirà furiosamente negando la narrazione dei genitori , difendendo a spada tratta il suo ragazzo ed anzi  attaccandosi vieppiù ad esso.

La proiezione sull’oggetto ,in questo caso “l’amato bene”,  impedisce alla ragazzina ogni capacità di visione critica e gli impedisce di vedere ciò che ai suoi genitori appare invece del tutto evidente.

Non a caso si suol dire che “l’amore è cieco” ma bisognerebbe dire meglio:che ”la proiezione acceca”.

 

 

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