Si assiste , oggi come ieri e come l’altro ieri , ad un fenomeno sociale interessante. Alcuni personaggi (ed è ininfluente se abbiano o meno qualità e se semplicemente ne abbiano) grazie alla loro capacità di comunicazione determinano nel bene o nel male (ma più spesso nel male) i destini di un paese.

La singolarità del fenomeno è che costoro sono ben capaci di comunicare e che insieme risultano essere del tutto indifferenti i contenuti della loro comunicazione.

Come se le masse venissero fascinate (perché di fenomeno di fascinazione di massa qui si tratta cioè di un fenomeno di innamoramento collettivo) dalla apparenza della comunicazione disinteressandosi del tutto dai contenuti di essa.

Anzi forse l’assenza o la irrilevanza di quei contenuti rende ancora più fascinosa ed affascinante quella comunicazione.

Non dico qui nulla di nuovo.

Già H. M. McLuhan aveva esplorato il fenomeno e scritto il saggio “Il medium è il massaggio” (“il medium è il messaggio” secondo il testo originale) .

Saggio nel quale viene osservato che solo l’apparenza di quelle forme di comunicazioni di massa colpisce, affascina ed irretisce masse enormi di persone anche se, o proprio perché, esse sono pressoché  prive di contenuti significativi.

La cosa ha interesse ovviamente anche  per la psicoanalisi che potrei incoscientemente e follemente osare definire come “la scienza della comunicazione”.

Le personalità dissociate da sé ,in pratica la quasi totalità degli esseri umani , sono strutturalmente incapaci di cogliere il senso della più importante delle comunicazioni che interessa la loro vita. Incapaci cioè di cogliere il significato della comunicazione onirica in quanto non sono stati aiutati a sviluppare quella forma di intelligenza , l’intelligenza intuitiva, la quale rende possibile comprendere (ed integrare nella coscienza) il significato dei simboli onirici.

L’incapacità strutturale di comprendere il senso della comunicazione onirica, a causa di quella originaria amputazione, rende gli individui dissociati da sé.

Questa forma originaria di castrazione da sé rende incapaci gli individui dissociati di cogliere il senso profondo di ogni forma di comunicazione anzi li induce nella terribile credenza che la comunicazione sia di per sé priva di significato.

Per cui  una “bella comunicazione” pressoché priva di significato viene inconsciamente considerata come la più fascinosa delle comunicazioni possibili e quindi quella che rende più facile l’irretimento di massa.

Le forme di fascinazione di massa (e la loro virulenza) sono perciò il sintomo più evidente della condizione di dissociazione generalizzata anzi sono la prova di tale forma di patologia psichica di massa.

Forse i futuri estensori del D.S.M.  XII o forse XXIV si renderanno conto della esistenza di tale patologia di massa e la descriveranno nel loro patetico calepino.

Qui apro un inciso relativamente a quello che viene considerato il medium principale della comunicazione di massa e cioè la televisione la quale rende quella comunicazione particolarmente efficiente nella formazione delle forme mentis..

Ancora una volta per capire soccorre la psicoanalisi.

La funzione onirica negli individui dissociati produce ogni notte la sua comunicazione densa di significati allo scopo di mutare la coscienza. La quale essendo incapace, per quanto detto sopra, di integrare quei significati ed essendo anzi stata strutturata, nel corso dell’imprinting infantile, per essere ad essi ostile rifiuta notte dopo notte quella comunicazione. I significati di tale forma di comunicazione dopo poco o molto tempo trovano altre forme di espressione alternative nelle patologie e nei sintomi psicosomatici.

Nel caso in cui un individuo “miracolosamente” fosse vissuto in un ambiente infantile che lo ha aiutato a sviluppare nella sua coscienza la funzione intuizione nel corso della sua vita non si accorgerà (come del resto gli individui di cui sopra) della funzione e del lavoro della funzione onirica nel lavorio di mutazione della sua coscienza e nella crescita della sua personalità.

Ne godrà solo dei benefici comportamentali ed intellettuali.

Inconsapevolmente, senza sapere nulla e senza rendersi conto di nulla.

Non è questa una illazione . Si è osservato che l’individuo, il quale  a seguito della terapia analitica è riuscito a sbloccare i nodi che gli impedivano ogni rapporto con il suo inconscio , attiva in sé un processo di crescita ed il rapporto tra coscienza ed inconscio diventa fecondo e produttivo . Egli attiva in sé un processo di crescita pur non rendendosi conto di nulla , pur nulla sapendo di psicoanalisi , pur essendo incapace a livello di consapevolezza di comprendere il significato dei simboli onirici.

Poco importa. Grazie alla terapia analitica la sua coscienza è stata messa nella condizione di comprendere i significati dei simboli onirici e ha perciò sviluppato e sempre di più sviluppa la propria funzione intuizione,

Senza che l’individuo (e quindi il suo ego cosciente) si renda conto di quali processi stiano avvenendo nella sua stessa psiche.

Come già detto ne  godrà solo dei benefici comportamentali ed intellettuali.

Quindi la crescita psichica , quando avviene spontaneamente o a seguito della terapia, è un processo nel quale l’individuo inconsapevole è sostanzialmente passivo ed inerte.

Egli è passivo a fronte della funzione onirica ma è attiva invece la sua coscienza che assume i contenuti inconsci e muta di conseguenza. Sé stessa e la personalità dell’individuo.

La stessa cosa lo stesso comportamento accade davanti alla tv.

L’individuo , passivo ed inerte , assorbe poco alla volta , ogni volta, ovviamente  passivamente, la comunicazione della televisione e la sua coscienza struttura rispetto ad esse forme mentis.

Il medium è il massaggio , appunto.

Ma questa volta non nella direzione della crescita psichica ma nella direzione del disastro mentale.

 

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