E’ ormai ampiamente noto nella fisica delle particelle che l’osservazione dei fenomeni non è neutrale. Nel senso che l’osservazione dei fenomeni in quell’ambito interagisce ed interferisce con il fenomeno osservato mutandone la natura.

Nel campo della etologia invece si sa che l’osservazione scientifica dei fenomeni naturali in quell’ambito tanto più è efficace e scientificamente corretta tanto meno si riesce a non far interferire l’osservazione con il fenomeno osservato.

Nel campo della psicoanalisi si verifica un fenomeno che si potrebbe definire ossimorico.

Quando tra paziente ed analista/osservatore si instaura un legame , un transfert, accade che l’inconscio del paziente comincia a dare comunicazione di sé all’inconscio dell’analista.

Questa comunicazione talora si rappresenta in forma simbolica nei sogni dell’analista.

Egli quindi viene a conoscere della comunicazione del paziente ed osserva anche che, senza che di essa dia comunicazione sensibile al paziente stesso, comunque essa opera nella psiche del paziente mutandola.

In sostanza l’osservazione dell’analista non interagisce a livello cosciente con la situazione del paziente (come nel campo della etologia) mentre invece interagisce con la situazione del paziente a livello inconscio (come nella fisica delle particelle).

Questa cosa parrebbe il trionfo del principio tao della “azione della non azione”.

L’analista una volta che ha costruito un legame trans ferale con il paziente potrebbe limitarsi a fare da veicolo passivo rispetto alla comunicazione che l’inconscio del paziente porta al suo inconscio (l’azione della non azione appunto).

Oppure se, abbastanza consapevole di sé, potrebbe rinforzare , per così dire, la comunicazione inconscia, della quale è passivo veicolo, con una comunicazione sensibile dello stesso senso.

Rendendo così molto più efficace la terapia e perciò, presumibilmente, più breve.

 

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