Vivere una esperienza quale che sia (ed ogni istante della vita se ne vive una) e prendere coscienza di quella esperienza vissuta sono oggetti mentali tra di loro diversi.

La psiche umana ha bisogno che di ciò che si vive nella realtà , istante dopo istante , nella realtà della vita si prenda dopo un certo tempo coscienza.

L’oggetto “esperienza vissuta numero n.” deve così entrare in forma di rappresentazione  dalla realtà vissuta alla coscienza , deve entrare nell’organo psichico chiamato coscienza che coincide in una qualche misura con il cervello.

Deve entrare cin forma di rappresentazione insieme al significato che essa veicola.

L’interruttore che consente questo accesso , che dà il consenso all’accesso, è la comprensione del significato di cui quella esperienza vissuta era portatrice.

E’ un processo questo (esperienza vissuta-sua presa di coscienza) continuo ed infinito.

Un ciclo perenne e continuo che dura fino a quando si vivono esperienze , quale che esse siano.

Tanto per dire perfino il sonno è una esperienza vissuta.

 

 

 

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