C.G. Jung aveva scoperto e descritto l’esistenza dei fenomeni di sincronicità.

Cioè di eventi reali che avvengono più o meno in contemporanea (in sincronicità appunto) con corrispondenti eventi psichici aventi lo stesso significato  del sincronico evento reale.

Può anche ipotizzarsi ora l’esistenza di eventi sintonici.

Cioè di eventi somatici nella vita del soggetto che asincronicamente (cioè a distanza di tempo o di molto tempo) vanno a rappresentare simbolicamente nel suo corpo , nei suoi sintomi il significato di un corrispondente antico evento psichico.

E’ come se gli eventi psichici vissuti nella infanzia i quali abbiano contribuito alla strutturazione psichica, alla costruzione della psiche , del piccolo individuo a distanza di poco o di molto tempo , ciclicamente , si debbano inevitabilmente rappresentare in qualche sintomatologia somatica o in qualche patologia .

Se gli eventi psichici vissuti dal soggetto nel’infanzia hanno contribuito a strutturare in quella psiche un complesso di castrazione è possibile che la sintomatologia somatica sintonica  richiederà un qualche piccolo o grande intervento chirurgico di asportazione , una piccola o grande castrazione (cioè una rappresentazione nel reale della antica castrazione psichica).

Qui occorre fare attenzione .

Uno dei principi attivi dei complessi di castrazione è il principio di autodistruzione generato dall’odio inconscio insito in quei complessi verso tutto ciò che vive.

Se la “castrazione” chirurgica (ancorché clinicamente risanatoria) è di un certo rilievo non si può escludere che essa sintonicamente vada ad innescare il principio di autodistruzione del complesso di castrazione portando prima o poi il soggetto al suo exitus.

Sarebbe opportuno prima di interventi chirurgici significavi o a rischio sottoporre il paziente ad un accertamento psicoanalitico per accertare l’esistenza e la severità di un suo eventuale complesso di castrazione psichica.

 

 

 

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